Siamo già al secondo appuntamento con le erbe e le piante magiche del Solstizio. Bene, la settimana scorsa abbiamo parlato delle tre piante che rappresentano questo particolare momento dell’anno che nel neopaganesimo è conosciuto come Yule. Poiché la settimana scorsa ho iniziato a comprare e impacchettare i regali questa settimana parliamo delle piante magiche da regalare per il Solstizio d’Inverno: elleboro, rosmarino, erica e la stella di Natale.
Elleboro o Rosa di Natale
Ho scoperto questa bellissima pianta qualche anno fa, presso la mia fioraia ed è diventata subito una delle mie erbe e piante magiche preferite da regalare per il Solstizio d’Inverno. Il nome completo è Helleborus Niger, ma è comunemente chiamata Rosa di Natale sebbene non appartenga alla famiglia delle “Rosaceae” bensì a quella delle “Ranuncolaceae“.
Si tratta di una pianta erbacea perenne, rizomatosa, dai grandi fiori bianchi, che fiorisce a inizio inverno (Dicembre).
A dispetto dell’aggettivo “niger (nero)”, i fiori dell’elleboro sono bianchi, raramente tendenti al verde o al rosa. In effetti, l’aggettivo niger si riferisce alle radici della pianta, di colore nero. Anticamente chiamate “capelli della strega”, le radici di elleboro erano usate nelle fatture a morte.
Pianeta: Saturno
Divinità: Gesù bambino; Eolo; secondo la tradizione contadina è il fiore sacro a Dio.
Poteri curativi: l’elleboro contiene l’elleborina, una sostanza che assunta in bassissimo dosaggio può avere lievi effetti psicoattivi o anche calmare crisi psicotiche ma che nelle dosi appena più alte provoca dolori allo stomaco, vomito e delirio, dissenteria acuta, collasso, sonnolenza e perfino morte. È talmente tossico che anticamente era utilizzato durante le guerre per avvelenare pozzi, corsi d’acqua e armi.
Tuttavia, come per tutti i farmaci (dal greco φαρμακον = veleno ma anche rimedio, medicina) nelle giuste dosi aveva anche funzioni curative. Ad esempio, il suo rizoma era usato come purgativo e vermifugo. Nell’antica Grecia era usato come rimedio contro diverse forme di demenza, tanto che, secondo la leggenda, Melampo curò guarì le figlie di Preto dalla pazzia proprio dando loro da bere l’acqua di una fonte in cui aveva gettato dell’elleboro.
Usi magici: nel Medioevo era considerato la pianta delle streghe. Secondo Paracelso, la radice di elleboro in polvere era uno degli ingredienti dell’unguento satanico, usato dalle streghe per diventare invisibili e andare l Sabba indisturbate.
Nell’Enciclopedia delle Piante magiche, Scott Cunningham afferma che una volta l’elleboro era usato sia per ottenere visioni astrali sia nei riti di esorcismo ma non aggiunge molto di più perché la pianta è velenosa almeno quanto la datura e perciò si affretta a sconsigliarne in ogni caso l’utilizzo.
Ancora oggi, si usa bruciare le foglie e i fiori di elleboro accanto al letto delle partorienti perché i fumi sprigionati permettano allo spiriti degli Dei di entrare nella mente del neonato e il parto diventi più veloce.
In Toscana i contadini usano contare quante piante di elleboro nascono spontanee nel campo per vaticinare come sarà il raccolto.
Significato simbolico: nel suo Florario, Cattabiani spiega che con i suoi fiori bianchi dalle antere dorate, che sbocciano proprio a dicembre l’elleboro sembra simboleggia l’alba del Solstizio invernale e l’oro del sole nuovo, bambino. Seguendo questa metafora, nel linguaggio dei fiori inizialmente l’elleboro fu associato a Dio ma, un po’ per l’uso farmaceutico, di cui era oggetto, un po’ per la leggenda sulla origine finì per significare “le tue pene avranno presto fine”.
La leggenda della rosa di Natale
Si racconta che mentre i Magi offrivano i loro doni al bambino divino passasse loro vicino una pastorella molto povera, anche lei recatasi alla grotta per omaggiare il bambino divino. Vedendo i ricchi doni portati dai tre re, la piccola si sentì mancare per la tristezza e la vergona poiché ella non aveva potuto portare alcun dono.
Mentre piangeva nascosta in un angolo, gli Angeli ebbero pena per il suo cuore e fecero sbocciare ai suoi piedi i fiori di elleboro così che anche lei potesse recare un dono.
Nel XVI secolo, questa leggenda fu adattata dai missionari messicani alla Stella di Natale
Incantesimi con l’elleboro per il Solstizio
Sacchetto della felicità
Dal punto di visto emotivo, per molti il solstizio d’Inverno è il momento più duro e difficile. Non tutti amano il Natale, anzi, pare che il tasso di suicidi aumenti a causa di una serie di fattori che acuiscono il senso di solitudine e di straniamento. Per questo motivo ho pensato che questa ricetta proposta da Laura Rangoni ne Il Grande libro della piante magiche, sia un perfetto regalo di Yule.
occorrente
- stoffa bianca in fibra naturale (cotone, seta o lino);
- occorrente per cucire;
- un nastrino verde;
- qualche seme di anice;
- un cristallo di rocca, meglio se con habitus arcobaleno;
- un cristallo apatite;
- 7 capolini essiccati di elleboro;
- un po’ di aglio essiccato;
Procedimento
Cucite un sacchetto con la stoffa bianca che vi siete procurati, riempitelo con tutti gli altri ingredienti e chiudetelo con il nastro verde.
Erica
Anche l’erica è un tipo di pianta che ho imparato a conoscere solo da qualche anno, in Puglia è difficile da trovare mentre in Lombardia si possono ancora trovare delle brughiere come quelle descritte nei romanzi Regency e Vittoriani che amo tanto. L’erica è una piccola piantina ma tra le erbe e piante magiche da regalare per il Solstizio è certamente una delle più belle.
Poteri curativi: Storicamente l’erica viene utilizzata come coadiuvante nel trattamento delle cistiti e delle infiammazioni urinarie. Un cataplasma caldo di sommità fiorite viene tradizionalmente impiegato come rimedio per geloni e reumatismi.
Usi magici: Questa piccola e graziosa pianta possiede grandi poteri magici. Per prima cosa essa è legata al mondo delle fate e ha il potere di mettere in contatto con gli esseri magici, addirittura in Irlanda si pensa che se si mangiano i fiori dell’erica, specialmente quelli bianchi si diventerà una fata e non si potrà mai più tornare tra gli umani.
Nelle Alpi francesi le coroncine di erica sono un’offerta alla Dea da parte delle ragazze che abbiano trovato un buon partito. Ha poteri purificanti, di protezione e di esorcismo specie contro i folletti maligni.
Erica bianca
Una leggenda scozzese, narra che Malvina, figlia del bardo Ossian fosse innamorata di un giovane, Oscar. Come in molte favole e leggende, un giorno Oscar dovette partire per la guerra, alla tremante Malvina promise di tornare presto vincitore ma simili promesse sono a volte difficili da onorare. Un giorno, Malvina venne raggiunta nella brughiera da un messaggero che le annunciò la morte di Oscar sul campo di battaglia. A quel tempo tutta l’erica era di colore viola ma i fiori che Malvina bagnò con le sue lacrime divennero candidi come il suo amore.
Vedendoli la ragazza si sentì in qualche modo consolata perciò decise che i fiori bianchi dell’erica avrebbero portato ai suoi possessori l’amore e la fortuna che lei, invece, non poteva più possedere. Per questo motivo, i fiori bianchi di erica in scozia sono considerati dei talismani naturali specialmente per quel che riguarda l’amore.
Significato simbolico: data la sua leggenda l’erica bianca significa “ti ammiro molto e mi auguro che i tuoi sogni e le tue speranze si avverino presto“. L’erica viola, invece, indica solitudine. Naturalmente, l’erica bianca e quella viola insieme comunicano la speranza che la solitudine abbia presto fine.
Incantesimi per Yule con l’Erica
Una pianta di erica con una fatina è di per sé un regalo magico ma a noi piace fare di più, perciò ecco qualche idea per fare un regalo magico o decorare la vostra casa in attesa di Yule.
Ghirlanda di Erica
Come avrete capito l’erica può essere considerata la pianta dell’amore. Questa ghirlanda, perciò, oltre a decorare la vostra casa per il Solstizio vi aiuterà a trovare la fortuna in amore se sentite di averne bisogno e a mantenere vivo l’amore che è già nella vostra vita. Naturalmente, può essere confezionata come regalo magico.
Occorrente
- rami fioriti di erica.
- nastri dorati.
- olio essenziale di verbena
Procedimento
Potete utilizzare la tecnica che preferite e utilizzare la base che più si addice alla quantità di erica che vi siete procurati e al vostro gusto personale. L’unica cosa importante è che cominciate il lavoro di Venerdì nell’ora di Venere e che la coroncina sia decorata con del nastro dorato che avrete profumato con olio essenziale di verbena. Naturalmente, sarebbe meglio utilizzare quanto più possibile dell’erica bianca ma anche un solo rametto sarà sufficiente a dare potere all’intera composizione.
Incenso per la protezione della propria famiglia
Per chi pratica magia gli incensi sono certamente tra i regali più graditi, per quello che mi riguarda non ne ho mai abbastanza e penso, quindi, che sia così anche per gli altri. Ecco un incenso adatto per proteggere i propri familiari.
Ingredienti
- una parte di salvia essiccata;
- una parte di erica;
- qualche ago di pino o di abete;
- una parte di petali di rosa;
- due parti di colofonia;
- un vasetto di vetro;
Procedimento
Mettete tutti gli ingredienti nel mortaio e pestate fino ad ottenere una polvere fine che metterete in n vasetto di vetro.
Lasciate risposare l’incenso per almeno un giorno e una notte al buio.
Bruciate un cucchiaino di questo incenso ogni mattina per purificare la casa e proteggere i vostri familiari.
Rosmarino
Non l’avreste mai detto, vero? Eppure, prima che si affermasse la moda di regalare la Stella di Natale, il rosmarino era uno dei doni natalizi più graditi.
In effetti, per i nostri standard moderni, il rosmarino potrà anche rientrare tra le piante e le erbe magiche ma molto meno tra quelle da regalare, meno che mai per il solstizio, eppure, come scoprirete, non solo è una pianta dal potere straordinario ma anche molto bella e preziosa.
Una leggenda narra che il giorno di Natale, la Vergine Maria mise ad asciugare i primi panni di Gesù bambino proprio su una pianta di rosmarino che, in questo modo, s’impregnò della sua grazia divina al punto da fiorire proprio dopo la passione e la morte di Gesù, annunciandone, così, la resurrezione.
Per questo motivo, il rosmarino, già associato alla resurrezione, la vita eterna e l’abbondanza prima del cristianesimo, divenne una pianta da regalare a Natale come buon augurio, insieme ad altre piante.
Pianeta: Sole
Elemento: fuoco
Divinità: Apollo; Venere; Gesù, la Madonna;
Poteri curativi: l’infuso di rosmarino ha molti usi, dalla cura dei capelli alla quella della gotta. La preparazione più famosa è certamente l’Acqua della regina d’Ungheria ma esistono molte ricette appartenenti alla tradizione popolare. Nel Salento si preparava un decotto di foglie di rosmarino da bere la mattina per rafforzare la memoria. Lo stesso decotto era anche usato per preparare degli impacchi per guarire le ferite. L’oleolito di rosmarino serviva a curare la stitichezza ed era usato per condire l’insalata.
In generale, il rosmarino era ritenuto così portentoso che tra il 1628 e il 1631, si diffuse una ricetta a base di rosmarino che aveva la pretesa di proteggere dalla peste. Si trattava dell’Aceto dei quattro ladri, così chiamato perché secondo la leggenda la ricetta fu estorta a quattro ladri sorpresi a rubare nelle case degli appestati.
Usi rituali: Il Rosmarino è uno degli incensi più antichi, per le sue proprietà purificanti era bruciato nei templi prima di eseguire i riti. Da sempre associato all’idea della resurrezione e dell’immortalità, era usato nei riti funebri. Gli antichi egizi, ad esempio, ponevano un rametto di rosmarino accanto alla mummia perché guidasse il defunto nell’aldilà e lo proteggesse durante il viaggio.
Usi magici: il rosmarino è considerata fin dall’antichità una pianta dagli straordinari poteri magici. Prima di tutto si ritiene abbia un influsso positivo sulla mente e sull’anima e che sia perciò un potente talismano della felicità capace di potenziare la mente. In particolare, si pensava che il suo profumo potenziasse la memoria, per questo si usava studiare con un rametto di rosmarino appuntato sui vestiti o cingendosi la fronte con una corona di rosmarino.
Nell’Ottocento si riteneva che un mazzetto di rosmarino fiorito, posto a contatto con la pelle, specialmente all’altezza del cuore, avrebbe portato la felicità. Era ritenuto anche un talismano di amore eterno e per questo inserito nei bouquet delle spose e all’occhiello degli sposi.
Un mazzetto di rosmarino sotto il letto protegge dai brutti sogni, mentre il profumo della pianta posta in vaso, vicino alla finestra protegge dalle malattie.
Nel Medioevo il rosmarino era ritenuta una pianta dalle virtù magiche così potenti che qualsiasi oggetto fabbricato con il suo legno era ritenuto un potente talismano, erano dunque di moda scatole e altri oggetti realizzati in legno di rosmarino.
In Inghilterra, ancora oggi si pensa che un rametto di rosmarino portato all’occhiello dell’abito possa favorire la riuscita di qualsiasi impresa.
Significato simbolico: “La tua presenza mi rianima” – Balsamo consolatore.
Incantesimi per Yule con il Rosmarino
Incenso di Yule
In Spagna si ritiene che profumare la casa con il rosmarino nel giorno di Natale attragga la prosperità, per questo voglio consigliare questo semplice incenso di mia creazione.
Occorrente
- rosmarino essiccato
- bacche di ginepro
Procedimento
Mettete tutti gli ingredienti nel mortaio e pestate fino a ottenere una polvere fine. Mettete l’incenso ottenuto in una boccettina di vetro e lasciate al buio per almeno un giorno e una notte prima di usarlo per fumigare.
Lunedì prossimo il nostro viaggio alla scoperta delle erbe e piante magiche del Solstizio continua con una nuova triade, questa volta inaspettata, parleremo di tre piante magiche da regalare per Yule.
Stella di Natale
Nonostante il suo nome popolare, la Stella di Natale fa parte delle erbe e le piante del Solstizio solo dall’inizio del 1900, quando nacque in America l’usanza di regalarla per Natale.
Alcuni botanici la chiamarono è Poinsettia pulcherrima, in onore di Joël Robert Poinsett, ambasciatore degli Stati Uniti in Messico che nel 1825, colpito dalla bellezza, una volta tornato in patria, decise di piantarne diversi esemplari nella sua villa in Carolina. Tuttavia appartiene alla famiglia delle Euforbiaceae e il suo nome botanico è Euphorbia pulcherrima.
La Poinsettia, infatti, è originaria del Messico, dove cresce spontaneamente raggiungendo un altezza tra i due e i quattro metri. Gli aztechi la chiamavano cuetlaxòchitl.
Pianeta: Sole
Elemento: Fuoco
Divinità: Sebbene io abbia cercato notizie dettagliate anche in inglese non mi è stato possibile conoscere il nome della dea cui la leggenda lega la nascita dell’Euphorbia pulcherrima. A narrare la leggenda fu Montezuma, ultimo re azteco. Secondo il suo racconto le foglie della pianta furono tinte di rosso dal sangue di una giovane dea che morì di dolore a causa del suo amore non corrisposto.
Poteri curativi: la pianta è leggermente tossica e i suoi usi in medicina sono davvero pochissimi. Anticamente era usata come pianta abortiva, per la cura delle verruche e impiegata nella preparazione di altri cosmetici. L’uso più frequente, tuttavia era nell’artigianato tessile. Gli Aztechi, infatti, usavano le foglie rosse per estrarre il pigmento con il quale tingere i tessuti e anche come antipiretico.
Usi rituali: Montezuma amava molto questa pianta e riteneva che fosse l’offerta più appropriata per le divinità.
Sebbene in USA ed Europa l’Eeuphorbia pulcherrima sia diventata una pianta associata al natale solo a partire dal XX secolo, in Messico i missionari francescani nel XVII secolo iniziarono ad includerla nelle celebrazioni natalizie. Le rosse brattee della pianta, infatti, formano una stella, ritenuta dai monaci simbolo della Stella cometa posatasi sulla grotta di Betlemme.
Usi magici: questa non ve l’aspettavate, vero? Invece anche la Stella di Natale entra a buon diritto tra le erbe e le piante magiche da regalare per il Solstizio. In Messico la Stella di Natale è usata oltre che come porta fortuna del Natale è considerata anche un talismano d’amore. Si pensa che posta nella stanza dei novelli sposi possa allontanare gli influssi negativi e proteggere l’amore della coppia. Si pensa che possa anche proteggere i neonati e assicurare loro sonni sereni.
Negli Stati uniti si ritiene che la Stella di Natale abbia molti poteri magici tra i quali: la capacità di allineare i chakra del cuore e della gola. Facilitare la possibilità di esprimere ciò che è cuore attraverso la parola e l’azione liberamente. Aiuta a esprimere e condividere sentimenti con gli altri nelle relazioni. Può essere usata negli incantesimi volti a trovare lo scopo della propria vita. Oppure a trovare il proprio scopo all’interno di una comunità. Ancora può essere usata per scoprire abilità, talenti e passioni personali. Supporto durante i periodi in cui ci si sente “persi” o senza scopo. Aiuta a connettersi con le guide spirituali. Approfondisce la mediazione e la pratica spirituale quando si cercano risposte o guida. Durante i periodi di fardello solleva lo spirito con gioia. Connessione più profonda con la comunità universale e il concetto di “tutto uno“.
Il Poinsettia Day
Il 12 dicembre si celebra il Poinsettia Day.
L’Euphorbia pulcherrima, comunemente chiamata Stella di Natale è anche conosciuta come Poinsettia Pulcherrima, in onore di Joël Robert Poinsett, ambasciaore USA in Messico e dottore e cultore di botanica che amava molto questa pianta e la portò negli Stati Uniti. Quando Poinsett, morì, il 12 dicembre 1851, fu istituito un giorno in sua memoria e poiché la Poinsettia aveva il suo nome fu decretato che in quel giorno ci si scambiasse una Stella di Natale in sua memoria. Ancora oggi, negli Stati Uniti, il 12 dicembre si usa scambiarsi una Stella di Natale come buon augurio.
Incantesimi per Yule con la Stella di Natale
Data la grande diffusione delle Stelle di Natale in America è normale che negli USA venga usata per i riti di Yule, ho condotto una ricerca molto accurata dalla quale è emerso che, per lo più, la Poinsettia viene usata durante la meditazione per potenziare la concentrazione o facilitare la comunicazione con lo Spirito guida. È anche usata negli incantesimi per allontanare la malinconia. Ho però trovato un incantesimo molto grazioso che ho deciso di inserire.
Il desiderio di Yule
Su Witchesandpagans ho trovato questo semplice incantesimo che potrete stampare e accludere al bigliettino d’auguri della Stella di Natale che regalerete.
La notte di Yule o la notte della Vigilia di Natale staccate una delle Brattee rosse dalla vostra Stella di Natale. accendete una candela rossa, una verde e una dorata, accendete un incenso di Yule e, tenendo in mano la foglia che avete staccato pronunciate a voce alta e chiara il vostro desiderio.
Ricordate che in magia i desideri devono sempre essere espressi in forma affermativa e positiva, preceduti dall’espressione “io voglio”.
Lasciate la foglia rossa sull’altare fino alla notte del 31 dicembre, quando, potrete bruciarla insieme all’incenso di Yule, allora, il vostro desiderio salirà fino agli Dei insieme al fumo.
Per questa settimana è tutto, spero che il mio articolo sulle erbe e le piante magiche da regalare per il Solstizio. Prima di andare mi piacerebbe conoscere il vostro parere, ad esempio, conoscevate già le proprietà magiche di queste piante? E sapevate che erano associate al Natale? Quale di loro regalerete per Yule? Sono davvero ansiosa di leggere i vostri commenti. Vi do appuntamento alla prossima settimana per scoprire tre nuove piante magiche del Solstizio d’Inverno.
0 commenti