Jeane Dixon la veggente della Casa Bianca, è l’ultima profetessa in ordine temporale della quale ho parlato nella mia conferenza dedicata alle profetesse e alle veggenti; le altre, in ordine cronologico sono Velleda, Ildegarda di Bingen, Madame de Tebe e Ursula Kardos.
Le elezioni presidenziali del 1960 saranno “dominate dal lavoro; vinte da un democratico che sarà assassinato o morirà mentre è ancora in carica, anche se non necessariamente durante il suo primo mandato”.
Questa è la profezia più famosa di Jean Dixon, una veggente e astrologa americana. Jeane Dixon era già famosa all’epoca di questa previsione; grazie a questa, tuttavia, guadagnò il soprannome di Veggente di Washinton o la Veggente della Casa Bianca.
L’infanzia di Jeane Dixon
Il nome anagrafico di Jeane Dixon è Lydia Emma Pinckert, figlia di Gerhart ed Emma Pinckert, immigrati cattolici tedeschi.
Nella sua autobiografia la Dixon racconta che quando aveva circa nove anni, il padre permise ad una tribù zingara di accamparsi nella loro proprietà in California. Accadde così che insieme alle sue nove sorelle, andasse a trovare i vicini gitani; durante una di queste visite fu portata dalla matriarca perché le leggesse la mano. La donna predisse che Jeane aveva ricevuto da Dio il dono della profezia e che avrebbe predetto cose di grande rilievo per uomini molto importanti.
La sfera di cristallo
La bambina non comprese bene quelle parole ma accettò molto volentieri la piccola sfera di vetro che l’anziana signora le regalò. Inizialmente la tenne sempre con sé come un raro e buffo giocattolo. Col tempo, però, cominciò a vedere immagini nella sfera e presto iniziò a decifrarle. Inizialmente Jean credette di avere tra le mani una sorta di caleidoscopio; incoraggiata dalla madre continuò ad esercitare questa sua straordinaria capacità e ciò portò all’inevitabile comprensione della profezia che la matriarca aveva fatto su di lei. Le cose che lei vedeva nella sfera invariabilmente si avveravano.
Per nulla spaventata, anche grazie all’appoggio materno, Jeane coltivò sempre di più questo dono; da cattolica fervente qual era considerò sempre la sua veggenza come un dono divino. All’inizio le visioni della bambina riguardavano lei stessa e i membri della famiglia. Ampliandosi i suoi orizzonti si ampliava anche il raggio delle sue visioni.
Le visioni notturne
Oltre che nella sfera di cristallo Jeane aveva visioni notturne quando si trovava tra la veglia e il sonno; il 14 luglio 1952 fu svegliata dalla sensazione che nella sua stanza ci fosse un’altra presenza che non era normale. Quando si alzò per osservare meglio vide un piccolo serpente di molti colori che richiamava l’attenzione su di lui senza però spaventarla in alcun modo. Il rettile guardò a est e Jean lo imitò; in quel momento poté vedere come da sotto il suo letto provenisse una luce intensa, di un brillante colore viola. Era diretta proprio verso una finestra della stanza che guardava ad Est, nei pressi della quale si trovava il serpente. Da tutta questa esperienza, Jeane trasse questa conclusione profetica.
A causa dei suoi colori il serpente sembrava essere l’allegoria di un paese asiatico; associando il colore che proveniva dal letto e la direzione Est verso cui erano diretti sia il rettile sia Jeane sia il particolare colore che risultava dal raggio che colpiva il serpente, Jeane trasse una relazione con la Cina.
Dopo dopo aver meditato a lungo sul significato di questi simboli, Jeane concluse che la sua visione potesse rappresentare una proliferazione di idee dalla Cina all’Occidente, come un forte movimento migratorio con ripercussioni non violente, ma di tale importanza che potrebbe sembrare un’invasione non violenta.
Quando Jeane descrisse la visione e ne annunciò l’interpretazione i rapporti tra Oriente e Occidente non erano dei migliori perciò la gente che l’ascoltò o che ne venne a conoscenza ne diede un’interpretazione più bellicosa. Ma lei ha sempre affermato d’aver visto piuttosto una sorta di migrazione che avrebbe avuto grande rilievo per i luoghi in cui gli asiatici si sarebbero trasferiti. Pensando al ruolo che oggi la Cina riveste all’interno dell’economia mondiale, all’influenza della sua cultura millenaria e alla massiccia migrazione dei cinesi in tutto il mondo, possiamo forse dire che la profezia di Jeane si stia ampiamente verificando.
Jeane Dixon la veggente della Casa Bianca
Come predisse la zingara, Jean divenne una veggente importante le cui profezie influenzarono il mondo intero, poiché la Casa Bianca ricorse spesso, direttamente e indirettamente al suo consiglio.
Franklin D. Roosvelt
Il primo presidente che si avvalse di Jeane fu Franklin D. Roosvelt che aveva un disperato bisogno di una visione o di un intervento divino durante i difficili giorni della seconda guerra mondiale. Dixon fu chiamata nel suo ufficio nel 1944 per dargli consigli su alcune questioni militari e personali. Se questa informazione è vera, significa che alcune delle decisioni militari durante quest’anno sono state fatte in base alle previsioni di Dixon. Presumibilmente Roosevelt era interessato a sapere per quanto tempo sarebbe durata la guerra, e Dixon gli disse che sarebbe durata non più della metà del 1945. La guerra finì vicino alla presunta predizione di Dixon, ma, naturalmente, Roosevelt morì il 12 aprile 1945 , perciò non lo seppe mai.
L’incontro con Nixon
Nel 1972, invece, il mondo era stato trasfigurato dalle uccisioni del settembre nero alle Olimpiadi di Monaco. Undici atleti israeliani (e otto attaccanti palestinesi) erano morti, la maggior parte di loro dopo un pasticciato salvataggio da parte della polizia della Germania occidentale.
Il presidente Nixon aveva conferito al problema dell’antiterrorismo il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Henry Kissinger, e il suo ambasciatore delle Nazioni Unite, George HW Bush. La sua segretaria personale, Rose Mary Woods, raccontò al presidente delle profezie di una sensitiva popolare di nome Jeane Dixon; la chiaroveggente aveva predetto un attacco palestinese contro un bersaglio ebraico, Yitzhak Rabin, allora ambasciatore di Israele negli Stati Uniti.
“Rapiranno qualcuno. Potrebbero sparare a qualcuno”, disse Nixon a Kissinger il 21 settembre, citando Jeane Dixon “come fonte delle sue paure. “Dobbiamo avere un piano…”
Jeane Dixon, la veggente consigliera
Il 25 settembre, Nixon emise una direttiva presidenziale segreta che comandava una campagna anti-terrorismo a tutto campo. Il risultato fu il Comitato di governo del terrorismo del Presidente – il primo sforzo a tutto campo da parte del governo americano per affrontare la minaccia. Il comitato completo si è riunito soltanto una volta.
A quanto pare, questa non è stata la prima e unica volta che Nixon si sia affidato alle profezie di Jeane per prendere decisioni importanti. Recenti studi e ritrovamenti di nastri dimostrano che l’ex presidente degli Stati Uniti abbia spesso chiesto consiglio alla veggente attraverso la mediazione di Rose Mary Woods, anzi, esiste una registrazione che prova inconfutabilmente che il 4 maggio 1971 Jeane Dixon sia stata ricevuta dal Presidente per un colloquio privato di 36 minuti nello Studio Ovale.
Ronald e Nancy Regan
Nixon, tuttavia, non fu l’unico presidente cui Jeane prestò consiglio, ella divenne per breve tempo intima consigliera di Ronald e Nancy Regan.
La popolarità della veggente era in gran parte dovuta al particolare periodo storico in cui visse. Gli anni Sessanta e Settanta raccoglievano e manifestavano con vigore l’eredità non solo politica ma anche e soprattutto spirituale dei decenni precedenti.
Oggi non ne siamo quasi più consapevoli ma i movimenti religiosi come la Wicca, il Neopaganesimo, la New Age, il movimento Hippie e così via affondano le radici nei movimenti spirituali e spiritualisti di fine ottocento come la Teosofia, Antroposofia e la Golden Down.
Wicca, Neopaganesimo e New Age
Per quanto questi tre movimenti oggi possano sembrare ai più superati, lontani, perfino sconosciuti essi ebbero un’eco universale tale da coinvolgere anche i circoli cristiani e cattolici. Questo fece sì che negli anni Sessanta e Settanta la maggior parte della popolazione Occidentale intraprendesse la ricerca di una spiritualità diversa da quella tradizionale, più universale e pacifica ma specialmente caratterizzata da un contatto diretto con il divino.
Jeane Dixon rimase sempre in contatto con gli esponenti delle diverse correnti spirituali dell’epoca essendone influenzata e influenzandola a sua volta, l’interpretazione di questa sua visione lo dimostra.
La visione più importante di Jeane Dixon
Il 5 febbraio 1962, all’alba, Jeane vide un globo incandescente nelle vicinanze della Terra dal quale usciva il faraone egiziano e la regina Nefertiti con in braccio un bambino. Il bambino era divino, con gli occhi che contenevano la saggezza. Nefertiti lasciò il bambino sulla Terra e poi tornò al suo passato fino al momento in cui fu uccisa.
Dixon spiegò la visione nel seguente modo:
la morte di Nefertiti significava la fine di un’era. Credeva che sarebbe venuta l’Era dell’Acquario, un’epoca in cui un nuovo Messia sarebbe nato e avrebbe sradicato il mondo dalla guerra e dalla violenza. Questo, secondo Dixon, doveva accadere nel 2000.
L’Età dell’Acquario
Secondo la visione New Age, infatti, l’Età dell’Aquario avrebbe dovuto coincidere con l’inizio del nuovo millennio.
Come per Nostradamus, anche in questo caso è difficile interpretare chiaramente le visioni della Dixon. Per esperienza personale posso dire che le visioni sono sempre difficili da decifrare e spesso si tende ad interpretare con la mente ciò che va ben oltre la concezione umana. Personalmente ritengo che non ci si dovrebbe sforzare di interpretare le visioni ma di accettarle esattamente per quel che sono lasciando che esse si rivelino in maniera naturale e sempre sorprendente.
Jeane Dixon, una mente misteriosa
In ogni caso Jeane Dixon resta una delle menti più misteriose del XX e sebbene la versione ufficiale del XX e del XXI secolo affermi che la veggenza, la magia e tutto il corredo di credenze nel sovrannaturale siano solo superstizioni da Medioevo oscurantista o ingenuità da tempio greco Jeane Dixon ha, al pari delle sue illustri colleghe svolto un ruolo importante e delicatissimo all’interno della politica mondiale proprio come veggente. Non dubito che anche oggi esistano più veggenti, sia donne sia uomini che esercitano altrettanta influenza politica sugli stessi politici, opinionisti e gente di spettacolo che afferma con sorrisi smaglianti sui media che queste sono solo sciocchezze e superstizioni.
Non so se ciò mi inquieti oppure mi faccia sentire nel settimo libro di Harry Potter, quando il Primo ministro inglese si incontra con il Primo ministro della magia, so per certo, tuttavia, che quello dei veggenti è sempre stato e sempre sarà un ruolo di grande responsabilità, un peso da portare con la leggerezza di una coscienza limpida che prego di poter sempre possedere.
Vi auguro altrettanto, possano le vostre coscienze essere pure come diamanti
nec spe, nec metu
Bimbasperduta
Imteressante articolo !
Alcune persone nascono con dei doni che recano con se grandissima responsabilità. Sono concinta anche pero che ognumo di noi abbia in po di questo grande dono nascosto in qualxgw remoto angolo, è che non ascoltiamo più noi stessi, figuriamoci se ascoltiamo i doni che potrebbeeo causarci ” problemi”
Grazie pee questo articolo!
Grazie a te per il commento Elena <3