Madamoiselle Lenormand è la veggente più conosciuta del XIX secolo ed è certamente tra i nomi più famosi della cartomanzia in generale; nonostante ciò sono in pochi a sapere davvero chi sia.
Da Marie Anne Adélaide a Madamoiselle Lenormand
Marie Anne Adélaide Lenormand nacque in Normandia il 27 maggio 1772, sebbene i documenti ufficiali anagrafici indichino invece la data del 16 settembre del 1768. È stata senza dubbio tra le cartomanti più famose della storia, in particolare della cartomanzia francese;
Non a caso tra le sue clienti più assidue figurava Josephine de Beauharnais, moglie di Napoleone Bonaparte a cui predisse l’ascesa a Imperatore del marito.
La sua clientela era composta dalla più ricca e alta nobiltà francese della quale deteneva molti segreti che pare rivelò all’imperatrice consorte.
I primi “segnali” della sua chiaroveggenza sono ricollocabili alla sua permanenza, a soli 5 anni, in un convento dove il padre l’aveva destinata. Non vi sono notizie specifiche circa questi segnali, ma che quando dopo la Rivoluzione si sia trasferita a Parigi questi siano diventati inequivocabili.
Una rivelazione costa cara
Lenormand si interessò non solo di cartomanzia, ma anche di chiromanzia: fu proprio con questa arte divinatoria, ovvero la chiromanzia, a scoprire, nel 1807, leggendo la mano di Napoleone, che egli aveva intenzione di divorziare da Josephine.
Ma questa rivelazione costò in un certo senso cara a Lenormand, infatti secondo alcune fonti Napoleone la fece imprigionare l’11 dicembre del 1809.
In realtà, l’argomento della sua breve prigionia è piuttosto controverso, come del resto tutta la storia di Lenormand. In realtà pare che avesse incontrato una nota indovina, Madame Gilbert, e che da lei sia stata introdotta alla cartomanzia, imparando i primi rudimenti di questa arte divinatoria con i tarocchi di Etteilla (Le Petit Etteilla), poiché all’epoca in Francia la pratica della divinazione era illegale la futura Sibilla fu messa agli arresti.
Ottima promotrice di se stessa, Lenormande si attenne alla versione che la voleva perseguitata da Napoleone a causa di profezie a lui sgradite e così, l’incidente della prigione segnò la sua fama in tutta la Francia. Tuttavia, quando la sua fama giunse al culmine per aver predetto la morte di Re Luigi XVI e decise di aprire uno studio ebbe l’accortezza di porre sulla porta una semplice targa che recitava: “Mademoiselle Lenormand, libraireau”.
Da qui la sua fama l’accompagnò fino alla sua morte il 25 giugno 1843. L’autentica fortuna che lasciò ai suoi eredi e i numerosi suoi manoscritti, alcuni ancor oggi purtroppo inediti, testimoniano il grande successo che ebbe in vita. A quanto pare Napoleone accolse con gran sollievo la morte di Lenormande cosìn che le sue pubblicazioni ebbero luogo dopo la morte di Napoelone.
M.lle Lenormand, la veggente misconosciuta
Madamoiselle Lenormand, tuttavia, non incontrò mai il favore dei suoi colleghi non solo contemporanei ma soprattutto successivi. Quasi tutti gli autori di esoterismo concordano nel denunciarla come impostora e millantatrice, ricordando spesso nei loro libri che non vi sono notizie di alcun genere su Mademoiselle Lenormand se non quelle prodotte da lei stessa. Quasi nessuno parla dei libri che ella scrisse in vita e in verità oggi è difficile trovarli, anzi, alcuni sono rimasti addirittura inediti.
Ciò per cui oggi è ricordata Mademoiselle Lenormand è qualcosa che con lei ha ben poco a che fare: i mazzi divinatori legati al suo nome e ampiamente diffusi in tutto il mondo, quasi tutti questi mazzi discendono dalla famosa serie la “Sybille des Salons”, un mazzo con 52 carte ognuna raffigurante un personaggio diverso, ben distinto e con il significato preciso, e con un seme delle carte francesi nello spigolo in alto a sinistra.
La Sybille des Salons
La Sybille des Salons, infatti, fu pubblicato per la prima volta nel 1828 e decretò la fortuna e la fama non solo di Madomoiselle Lenormand ma di molte giovani cartomanti che alla sua fama si ispiravano. Pare che non sia stata la Lenormande a disegnare né a commissionare il mazzo, come già detto inizialmente ella adoperò il mazzo Le Petit Etteilla e solo successivamente potrebbe aver utilizzato, ma non è certo, questo mazzo di Sibille. In effetti, ella è passata alla storia come la Sibilla dei Salotti proprio perché predisse la sorte, oltre che ai regnanti di Francia anche a diversi cortigiani e cortigiane è perciò possibile che il mazzo in questione si sia ispirato a lei e ne abbia sfruttato la fama per diffondersi e non il contrario.
I diversi mazzi di Sibille oggi in commercio e attribuiti a Mamamoiselle Lenormande non hanno nulla a che vedere con la veggente francese. Basti pensare che il mazzo più famoso a lei legato è “Grand Jeu de Società de M.lle Lenormand” che porta addirittura il suo nome e che fu prodotto da Grimaud dopo il 1860, che nelle successive edizioni prende anche il nome di “Petite Lenormand”. Nel 1860 Anne Marie Lenormande era morta da ben 17 anni.
Nec spe, nec metu
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