I Tarocchi di Bimbasperduta

Aprile 26, 2024

V. for Visconti

V per Visconti segue per lo più le mie ossessioni barocche, usando sassofoni e corni francesi in registri tradizionalmente assegnati a strumenti medievali, in particolare nella musica barocca dell’Europa meridionale. Attraverso quest’uso anacronistico di ottoni moderni e linee melodiche veloci e ripetitive, desideravo creare un sentimento sia antico che nuovo, una sorta di retrò-futurismo medievale. […]
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2 Commenti

  1. Marchese di Carabà

    Bellissimo articolo, complimenti 😉
    Il video è sicuramente inquietante, la protagonista fa fuori 4 persone con la forza del pensiero… credo che il fatto rientri nell’ambito paranormale della psicocinesi (o telecinesi).
    Se non erro il pensiero è anche legato alla carta della Papessa (oltre che all’Imperatrice). Vi è poi una possibile correlazione con la carta della Giustizia, la donna giudica ed elimina i quattro soldati (Bilancia e Spada).
    Chi lo sa, forse sono solo elucubrazioni psichiche 🙂

    • irenebimbasperduta

      Non saprei dirti, quel che so con certezza è che l’autrice ha studiato Gurdjef sia in ambito musicale sia in ambito spirituale ma non essendo io un’esperta non posso azzardare alcuna ipotesi.

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V per Visconti segue per lo più le mie ossessioni barocche, usando sassofoni e corni francesi in registri tradizionalmente assegnati a strumenti medievali, in particolare nella musica barocca dell’Europa meridionale. Attraverso quest’uso anacronistico di ottoni moderni e linee melodiche veloci e ripetitive, desideravo creare un sentimento sia antico che nuovo, una sorta di retrò-futurismo medievale. Il titolo è ispirato al bellissimo mazzo di tarocchi Visconti-Sforza del XV secolo, che celebrava il matrimonio di Maria Bianca Visconti, nota anche come la “donna guerriera”, dopo aver guidato un esercito di uomini e aver difeso con successo la città di Cremona dai veneziani. – Angèle David-Guillou

Così Angèle David Guillou descrive il suo brano. Mentre giovedì sera lo ascoltavo in auto, imbottigliata sulla SS36 la musica mi suggeriva un sole che squarcia le nubi come fossero catene in un alba dorata e l’immediato correre del cielo verso un nuovo tempo, un nuovo giorno, una diversa libertà. Una corsa ossessiva che è ricerca incessante e poi il salto nel vuoto. Mi sono subito entusiasmata per una musica ispirata da uno dei più importanti mazzi di Tarocchi del mondo così ho deciso di condividere con voi tutto quanto c’è da sapere sul mazzo e sulla melodia a loro dedicata.

I Tarocchi Visconti-Sforza

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Gli Amanti del mazzo Visconti rappresentano, probabilmente, la promessa d’Amore tra Francesco Sforza e Bianca Visconti.

Il mazzo Visconti-Sforza fu ordinato Francesco Sforza alla fine del 1450, appena nove mesi dopo essere stato eletto duca. Diede istruzioni precise circa le caratteristiche che avrebbe dovuto avere il mazzo. Prima di tutto, fece ornare le vesti dell’Imperatore e dell’Imperatrice con lo stemma sforzesco, tre anelli incrociati. Su alcune carte di bastoni e di denari, poi, fece inserire i tradizionali motti dei Visconti: A bon droyt e Amor meo, infine, la maggior parte delle figure femminili presenti nel mazzo, sembrano essere l’autentico ritratto di Bianca Maria Visconti. Sebbene nessuno storico ne parli, durante le lezioni della scuola abbiamo osservato che nelle carte sembrano narrare la storia di Bianca Maria Visconti e Franscesco Sforza e dell’ascesa al potere di quest’ultimo. L’ipotesi è molto plausibile poiché uno dei motivi che spinse Francesco a commissionare il mazzo a Bonifacio Bembo, amico e pittore di famiglia era di rendere omaggio all’amore e alla fedeltà di Bianca.

I motivi che spinsero Francesco a dedicare a un frivolo gioco tanto tempo e denaro furono, tuttavia, anche politici e diplomatici.

Per prima cosa, inserendo nel mazzo lo stemma sforzesco e i motti viscontei egli comunicava al mondo (i nobili, il popolo ecc.) la continuità storica con il casato dei Visconti e, in questo modo, legittimava il suo potere. In secondo luogo esprimeva tramite queste carte la sua disponibilità a sottomettersi al potere imperiale sebbene, non essendo lui nobile, non avesse potuto ricevere alcuna investitura ufficiale da parte dell’imperatore.

Questo ci fa comprendere quanto fossero importanti ma soprattutto diffusi i Tarocchi all’epoca. Recenti studi sulla storia dei Tarocchi portano ad ipotizzare che il mazzo, originariamente fosse formato da 70 carte, aveva, cioè una struttura di 5×14, in altre parole gli Arcani Maggiori erano un quinto seme speciale formato sempre da 14 carte, dipinte con grande maestria da Bonifacio Bembo. A queste 70 carte ne furono poi aggiunte 8 (di cui solo 6 giunte fino a noi) ad opera di un altro pittore, forse della scuola di Francesco Zavattari.

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L’Imperatrice

La storia di questo mazzo lo rende già di per se molto importante e prezioso in quanto muto testimone di grandi e piccoli eventi, come la conquista del ducato da parte dello Sforza (evento che ebbe ripercussioni e conseguenze di carattere addirittura europeo) e gli scambi di promesse amorose tra Francesco a Madonna Bianca, come lui la chiamava. Tuttavia esso è ancora più prezioso in quanto si tratta dell’unico mazzo di Tarocchi arrivato fino ai giorni nostri praticamente integro. Delle 78 carte totali mancano solo 4 carte, cioè il Diavolo, la Torre, il Tre di Spade e il Cavallo di Denari, ciò ha permesso di approfondire lo studio dei Tarocchi da un punto di vista storico e artistico e di fare ipotesi sulla struttura originale del mazzo e sul suo utilizzo nel gioco, come già abbiamo visto, ma non solo, può definirsi il mazzo storico più copiato al mondo. Infatti, è risaputo che i tarocchi Visconti-Sforza furono il modello principale per i produttori lombardi di Tarocchi. Ancora oggi, essendo l’unico mazzo antico completo è il più riprodotto e usato tra i vari modelli storici. Infatti, sebbene siano molto venduti anche i Sola-Busca, i Tarocchi del Mantegna, le Minchiate Fiorentine ecc. Solo il mazzo Sforzesco possiede una struttura standard che permetta il suo utilizzo anche a livello divinatorio, infatti è proprio al modello Visconteo che si rifanno anche i Tarocchi Marsigliesi del XVIII secolo.

Angèle David Guillou

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Angèle David-Guillon – foto presa dal web

Ho scoperto l’esistenza di questa splendida compositrice grazie alla mia radio preferita, Radio3 Rai che ieri, durante il programma “Sei Gradi” in onda tutti i giorni dalle 18 alle 18:45 hanno fatto ascoltare proprio V. for Visconti. Ho fatto una breve ricerca ed ho scoperto che si tratta di un piccolo genio della musica. Nata a Tours, nella Loira, ha ricevuto un’educazione musicale classica e molto profonda. Ha studiato pianoforte, storia della musica,  canto, armonia e teoria della musica. A soli 15 anni ha imparato a suonare la chitarra e si è unita ad una rock band. Senza mai abbandonare gli studi classici ha continuato a suonare differenti strumenti e scrivere musiche per una rock band londinese Piano Magick facendo tournée in tutto il mondo. Finalmente, nel 2006, ha debuttato con il suo primo album da solista con l’etichetta Klima mentre dal 2008 ha cominciato una fase di sperimentazione con il pianoforte prima verticale, poi a coda e, infine, con un modello August Förster costruito nei primi anni ’80 in quella che era la Germania dell’Est. V. for Visconti è uno dei tantissimi risultati della sua ricerca e sperimentazione musicale. Riporto un estratto delle note biografiche sulla sua pagina Facebook:

La compositrice francese Angèle David-Guillou, con residente a Londra, crea una musica audace che esplora l’interazione tra ritmo e melodia, struttura ed emozione, permanenza e cambiamento. Il suo lavoro è un dialogo incessante tra questi elementi, creando composizioni ipnotiche la cui mutevole architettura interna e le mutevoli accentuazioni melodiche attirano immediatamente l’ascoltatore.

V. for Visconti, il video

Paola de Angelis, conduttrice di Sei gradi, ha definito il video di V. for Visconti inquietante e devo dire che, in effetti lo è un pochino ma non è solo questo, per fortuna. Forse mi sono lasciata suggestionare dal titolo del brano ma la protagonista ricorda, in un certo senso, l’Imperatrice dei Tarocchi, o almeno una sua interpretazione, alcuni aspetti di questa potente lama, voi cosa ne pensate? Mi piacerebbe tantissimo leggere i vostri pareri nei commenti al post.

Un abbraccio e come sempre ricordate

Nec spe, nec metu

Bimbasperduta