Alle volte il teatro mi manca molto.
In alcuni momenti, quasi mi sento in colpa d’averlo abbandonato, più che senso di colpa, però, è nostalgia e rimpianto, lo stesso rimpianto che si può provare per aver abbandonato un amante, un amante geloso, impegnativo ma magnifico, e mi sembra d’averlo abbandonato perché non ne ero all’altezza e da qui nasce il senso di colpa e di frustrazione. Però poi, un’altro amante, di natura divina, quando meno ci penso si mostra a me e mostrandosi mi rivela ciò che il teatro mi ha insegnato e allora comprendo che doveva davvero andare così. Che il Teatro è stato il mio amante solo per prepararmi ad un amore più grande, ad un servizio più alto, più impegnativo, ad un amore più geloso.
Allora la tristezza, i rimpianti, la vergogna scompaiono e resta solo la gratitudine per una vita piena d’amore artistico, terreno e divino.
Nec spe, nec metu
Bimbasperduta
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