Ci sono giorni in cui ci si sente come un guscio di noce nell’oceano in tempesta. Giorni in cui sei costretto a rimandare la promessa fatta ad un bambino perché non hai gli spiccioli che servono a mantenerla. Giorni in cui la tua vista sembra sfuggirti e ti chiedi dove e quando hai sbagliato. Ci sono giorni pieni di paura come oggi. Quei giorni, questi giorni, sono i giorni migliori.
E’ in questi giorni che puoi scoprire quanto coraggio hai. In questi giorni scopri che non hai la sensazione di essere un guscio di noce nell’oceano ma che sei un guscio di noce nell’oceano. Se riesci a superare il terrore iniziale, a non farti distrarre dal panico che, lì per lì, ti assale e accetti di essere un guscio di noce e che quindi non hai nessun controllo giorni come questo diventano i giorni migliori.
Nel momento in cui accetti di non avere il controllo della tua vita smetti anche di preoccuparti perché le cose vanno sempre diversamente da come vorresti e in quel momento, quando smetti di inscatolare le cose nei possibili finali che la tua mente può concepire si apre un orizzonte pieno di soluzioni. Nel momento stesso in cui rinunci all’idea del controllo smetti di vivere nel domani e di torturarti per ieri, diventi qui ed ora e nell’istante presente smetti anche di essere un guscio di noce sballottato dall’oceano per divenire l’oceano stesso.
Ci sono giorni gravi come un piovoso cielo di novembre, sono i giorni migliori, sono quelli perfetti per smettere di essere un burattino e diventare, finalmente, un bambino vero. Auguro a tutti un giorno perfetto,
nec spe, nec metu
Irene.
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