Intraprendere un percorso esoterico comporta cambiamenti profondi, è come cambiare pelle.
Ho sentito dire molte volte questa frase e molte volte l’ho detta io,
ma solo oggi mi si svela in tutta la sua profondità, bellezza e verità mentre guardo la mia vecchia pelle lucente, abbandonata e vuota.
Se fossi in un film, a questo punto, ci sarebbe un flash back che spesso si è ripetuto nel corso della mia vita. Ho circa dieci anni, è estate, non più tardi delle nove. Corro al mio albero, poggio le mani per arrampicarmi e la vedo, traslucida, sottile, un po’ rigida, la vecchia pelle di un serpente. La rigiro tra le mani emozionata, la testimonianza che i serpenti cambiano la pelle, proprio come hanno detto i volontari del WWF. Il serpente è venuto a trovare il mio albero questa notte, è una cosa normale, in campagna, che un serpente, arrampicandosi su un albero, perda la pelle ed è banale averla trovata ma ho solo dieci anni e tutta la razionalità degli adulti è debole in confronto alla magia che ho dentro e voglio dare a questo ritrovamento un significato speciale anche se sconosciuto.
A questo punto del film ci sarebbe il cambio scena e vedrete nuovamente me stessa, nel presente mentre guardo la mia vecchia pelle, traslucida, abbandonata sul salottino.
Questa mattina non sono, come vorrei, agitata per lo Strigarium, i miei pensieri sono stati assorbiti da questioni materiali ben più pressati e meno piacevoli. Piccolo grande problema personale, un breve e pur oscuro tunnel da attraversare.
Appena sola e tranquilla, sono andata alla mia scrivania, ho peso le monete e ho interrogato l’I-ching sulla questione che mi preme. Fin qui è tutto abbastanza normale ma ciò che mi ha sorpreso è stato prendere il consiglio come qualcosa di tangibile, più di un consiglio di un avvocato o un notaio che potrebbero avere più che competenza in quest’affare, ma la cosa ancor più sorprendente è stato comunicare il responso oltre che al Marchese di Carabà anche a un amico che sta seguendo la questione e che non è un esoterista. Appena ho chiuso la telefonata mi sono voltata ed ho visto la mia vecchia pelle distesa sul divano. Il responso dell’I-Ching, affidarmi all’Universo è divenuta una cosa davvero reale, razionale, naturale e logica. Mi sentivo pazza mentre al telefono comunicavo il responso dell’oracolo con lo stesso tono in cui avrei comunicato il consiglio di un giudice dell’Alta Corte di Giustizia eppure sentivo che era giusto e necessario e, la cosa più folle di tutte, è stato che dall’altra parte sono stata presa sul serio.
Quando imbocchi questo sentiero cambi pelle, non puoi più tornare indietro perché non potrai mai più rientrare nella vecchia pelle.
Sono emozionata come quando raccolsi la pelle dal tronco del mio albero.
Sono fiduciosa come quando raccontavo al mio albero ogni preoccupazione e ogni gioia.
Sono grata.
Sono.
Ed è tutto ciò che conta.
Nec spe nec metu
Bimbasperduta
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