Intervista a Madame de Thèbes seconda parte; Francesco Pettinato ci fa conoscere l’aspetto più intimo della Pitonesse d’Europa. Nella prima parte, invece, il giornalista ci ha introdotti al gabinetto della veggente.
…”I passaporti, le tessere ferroviarie, le assicurazioni sulla vita…”
“No. Ma la scelta della professione, la scelta del marito, la scelta della moglie, la scelta dei domestici, la diagnosi delle malattie…”
“ Alla buon’ora: non più vocazioni sbagliate, dunque, né matrimoni infelici, né servi che rubano, né case abitate da spiriti, né medicine letali…”
Le richieste dei clienti
È del resto quanto vengono a chiedere a Madama di Tebe i suoi clienti, quando non vengono per semplice curiosità o per sfaccendamento. Non i grandi vaticini dei due mondi, ma le piccole promesse per l’indomani dell’individuo. Sovrani e grandi dame al pari dei loro cocchieri e delle loro portinaie, battendo alla porta del piccolo appartamento discreto di Avenue Wagram non cercano una limosina del sovrannaturale, bensì di umano, di quotidiano, di contingente. Vogliono sapere quanti anni rimangono loro da vivere; se moriranno di bomba o di malattia; come andrà a finire la crisi del ministero; se il marito o la moglie o l’amante li tradisce; se divorzieranno presto; se il loro bimbo guarirà dalla scarlattina; se avranno una buona traversata in mare.
Gli almanacchi di Madame de Thèbes
Madama di Thèbes, pupilla di Dumas figlio e Sardou, si sforza nei propri almanacchi, che si tirano da undici anni in ventimila esemplari, di risalire, perché l’esame di molte mani e la classificazione dei segni impressivi, all’Universale, di parlare all’Umanità; di assumere toni e gesti profetici; ma il Destino dei veggenti come degli spiritisti sta nel sentirsi chiedere al termine della consultazione i numeri per una giocata al lotto.
Le aspirazioni della Pitonessa
Ciò che ha sempre pensato come una palla di piombo al piede delle scienze occulte è che non le si sono mai lasciate libere di spaziare nell’occulto, ma sempre a soddisfare piccoli bisogni del concreto e dell’immediato. L’Alchimia non chiudeva in seno se non un ideale di falsi monetari, e l’Astrologia un ideale di impostura politica.
Celebre, almeno presso il pubblico parigino e quello cosmopolita che batte Parigi, quanto l’oracolo di Delfi presso gli antichi, ad onta delle sue esperienze nelle cliniche e negli ospedali, del suo largo consumo di lenti d’ingrandimento, della sua raccolta di dati, dei suoi calcoli di probabilità, di tutto il suo corredo di moderno scrupolo scentifico, costtretta a sentenziare, a lumi spenti:
ibis redibis non morieris in bello.
Un piccolo consulto gratuito
Vorrei chiederle qualcosa che interessi me solo: ma il tentativo fallisce. Nulla di più giusto, d’altronde, dato che il consulto è gratuito.
Ci risolleviamo sull’ippografo della profezia politica.
“Ah, signore, il cielo d’Europa non potrebbe essere più torbido. a ogni parte segni di sangue e di guerra. L’oriente non si placa. I Bulgari assaliranno il Turco.”
Come un articolo di fondo
Pare un articolo di fondo.
“E le mani degli Slavi! Cariche di fati. In generale tutte le mani degli uomini politici sono cattive, piene di furori e di disinganni. In Austria la tragedia si addensa qual nembo. Le mani dei viennesi minacciano sommosse, fuoco e sangue. Le mani ungheresi sono ancora più spaventose. Un dramma imperiale è imminente. Anche la Germania mi inquieta. La vedo incalzata da sconvolgimenti profondi. La persona dell’imperatore è fra quelle più prese di mira dal destino. Una scomparsa impressionante metterà a soqquadro il paese. Non vi si ristabilirà l’equilibrio se non quando la Prussia non sarà rientrata nei suoi limiti di piccolo stato. Londra è minacciata da un’inondazione colossale. Il Belgio ha i giorni contati: le sue mani tradiscono orrendi segni sul monte della Luna…”
Minuti di angoscia. Impressione di volare sui culmini, con le streghe. Il Sabba classico.
“E l’Italia, l’Italia?”
Rassicuratevi. Vedo buono da quella parte. Ho in materia molti documenti, poiché, dopo i francesi, gli italiani sono i miei clienti più assidui. Prove difficili attendono il giovane regno, ma esso ne uscirà vittorioso e l’attenzione universale rimarrà nelle ore supreme volta verso Roma, la cui parte nella vita del mondo si farà sempre più grande. Ah, felice la Francia se saprà cogliere il momento di quelle prove per esser al fianco dell’Italia…
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