Divinazione, Calligrafia e Arti marziali

circa dieci anni fa incontrai l’I-ching, l’antico codice di saggezza cinese.

A quei tempi non lo sapevo ancora, ma poco dopo il mio incontro con il Libro dei Mutamenti scoprì che esso è misteriosamente legato ai Tarocchi.
Non vi avevo fino ad allora fatto caso ma i più grandi commentatori di Tarocchi da Court de Gebilin a Capotummino e Papus e Wirth e Gerardo Lonardoni, tutti, stilano, nelle loro opere, un parallelo, un paragone tra l’I-ching e i Tarocchi.

Il mistero sta nel fatto che le due mantiche non si somigliano per nulla, almeno non in apparenza.

L’I-ching proviene da un era lontanissima, primordiale. La leggenda narra che fu scoperto da un re-dio-civilizzatore Fu-xi, inciso sul dorsi di una tartaruga.
L’I-ching o I-king non è solo un sistema divinatorio ma la base stessa della cultura cinese. Dagli otto trigammi prendono vita la filosofia, le arti, le forme di governo e persino le arti marziali.

I Tarocchi, hanno appena qualche secolo, nascono in Italia e sono il frutto della cultura Rinascimentale. Essi rappresentavano e continuano a rappresentare il modo di vedere la società, l’arte, il modo di governare e le arti marziali tipiche del periodo storico in cui vengono disegnati.

Il Tarocco è formato da 78 lame
L’I-Ching da 64 esagrammi.

Non vi sono contatti apparenti eppure, se tutti coloro che si sono occupati di Tarocchi finiscono per occuparsi di I-Ching e viceversa ci deve essere un motivo, io sento questo legamen misterioso, invisibile, apparentemente insondabile.

Iniziai a studiare l’I-ching e me ne innamorai quanto mi innamorai dei Tarocchi.
attraverso il lancio delle Tre Monete intrapresi un percorso di perfezionamento della mia arte oracolare che è ancora oggi in atto.

Il Film “Hero” ha rappresentato una svolta importante di questo viaggio.

Prima di vedere il film non avevo considerato l’importanza degli esagrammi. Da buon Occidentale avevo creduto che la grafia e la calligrafia di un nome o di una parola fossero slegate dal suo significato profondo, che non potessero aggiungere nulla di più ma mi sbagliavo.

Dopo aver visto questo meraviglioso film, provai a scrivere il nome degli esagrammi in lingua originale. Volli fare la stessa esperienza di “Spada Spezzata”.
E’ stato folgorante! E’ vero, la calligrafia è un’arte profonda dalle sorprendenti implicazioni, non si possono comprendere profondamenti i 64 esagrammi fino a che non s’impara a scriverli.

Questo mi portò al secondo passo: iscrivermi ad un corso di Tai-chi.
Volevo comprendere meglio la cultura cinese e, dato che l’I-ching aveva dato origine al Tai-chi pensai che amando io le arti marziali questa sarebbe stata la scelta più saggia.

Il corpo può conoscere la Verità in un modo che la mente non può neppure immaginare, figurarsi raggiungere.

Il passo successivo è imparare bene il Tai-chi per imparare l’arte della spada.

Nec spe, nec metu,
Bimbasperduta

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